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Popuard: «Il cinema sia più responsabile

di Flora Descalzi

 

Il cinema sia "sempre di più una cattedra di vera responsabilità per educare le persone, soprattutto le giovani generazioni" e allontani la "ribalta del fatuo e dell'effimero". È l'appello che il cardinal Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio per la cultura e il dialogo interreligioso, rivolge al mondo del cinema ma più in generale a tutta la comunicazione in occasione della decima edizione del festival del cinema spirituale "Tertio Millennio", apertosi ieri all'Università Gregoriana a Roma.

Una sfida importante nella quale anche la Chiesa, sottolinea il cardinale Poupard, ha un ruolo di primo piano. "Il cinema e la Chiesa lavorano insieme per intercettare le domande più vere nel cuore delle persone, di ogni tempo e ad ogni latitudine" ha detto Poupard, sottolineando che il cinema è "strumento privilegiato per spezzare le catene di un silenzio, talvolta colpevole, che impedisce a numerose voci di farsi sentire e a tanti volti di farsi vedere".

Intanto "Tertio Millennio" ha preso il via con un riconoscimento del Capo dello Stato. Una targa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha celebrato i dieci anni del Festival del Cinema Spirituale, che si è aperto con l'anteprima di "The Island", film con Scarlett Johansson e Ewan McGregor. Sempre al Cinema Trevi, che ospita i 18 film della rassegna, è stato presentato lo straziante "Children of Leningradsky", quest'anno nominato agli Oscar, sulla condizione dei piccoli senzatetto nella Russia postsovietica, che sono circa un milione.

La regista polacca Hanna Polak ha raccontato: "Dopo aver incontrato i bambini senzatetto della metropolitana di Mosca, per i cinque giorni successivi non sono riuscita né a mangiare né a dormire. Non potevo accettare che questi piccoli non fossero curati da nessuno, abbandonati alla certezza del dolore". Tema dell'incontro con gli artisti, che proseguirà oggi con gli interventi del documentarista Leonardo di Costanzo, del critico Carlo Chartrian e di monsignor John P. Foley, è "la cospirazione del silenzio". Proprio lungo il filo di questa denuncia, il ricco programma di anteprime proseguirà oggi col futuristico "I figli degli uomini" di Alfonso Cuaròn, con Clive Owen e Julianne Moore.

 

Avvenire, 15 novembre 2006